[:it]Quanto costa sposarsi in comune. Tutto quello che devi assolutamente sapere se stai valutando l’opzione di sposarti in comune e non hai la minima idea di come fare e da dove partire.
Udite, udite!
(immaginate un signore basso con una trombetta e un altro alto con un tamburo).
Io e Yuri ci siamo sposati!
Ci siamo uniti con rito civile il 31 ottobre 2020.
La giornata di Halloween da oggi sarà il nostro anniversario e non potrei esserne più felice vista la mia, forse macabra, passione.
Ne parlavamo da un po’ e alla fine, all’inizio di settembre, dopo 11 anni insieme di cui 2 anni di convivenza, abbiamo deciso di sposarci. Beh in realtà l’ho proposto io ma questa è un’altra storia.
Un rito civile breve, nel nostro comune di residenza, con meno di 10 persone (e le mascherine, come da norme per il COVID).
Non sono mai stata un’amante delle principesse, sono timida, odio stare al centro dell’attenzione e odio stare seduta a tavola per ore ed ore, quindi sono sincera se vi dico che non ho rimpianto nemmeno un po’ la cerimonia tradizionale che tutti i nostri parenti avevano sperato per noi.
Per la cerimonia abbiamo indossato dei capi formali ma abbiamo pensato di realizzare degli scatti ad hoc a tema Halloween per comunicare a tutti la grande notizia.
Quanto costa sposarsi in comune: la guida ufficiale
Veniamo al dunque, mi sono sposata ma… quanto è costato?
Il matrimonio con rito civile è incredibilmente economico (pensavo di spendere molto di più!).
Noi abbiamo speso un totale di 32 euro. Se entrambi gli sposi sono residenti nello stesso comune, le pubblicazioni del matrimonio hanno il costo della sola marca da bollo da 16 euro. Se uno dei due sposi non è residente, le marche da bollo da pagare sono due.
Noi abbiamo il domicilio insieme e la residenza (fino ad allora) in comuni diversi quindi il totale è stato di 32€. Si acquistano le marche da bollo in tabaccheria e si portano direttamente in comune.
A questo costo del matrimonio, poi, bisogna aggiungere l’affitto della sala comunale, soprattutto se se tratta di una residenza storica, e il costo del funzionario (solo alcuni comuni prevedono queste spese).
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