Gardaland covid. Ci sono stata e vi racconto per filo e per segno quello che ho vissuto durante una giornata nel mio parco divertimenti del cuore.
Gardaland ai tempi del Covid: una favola sicura
Gardaland covid. Un binomio che non piace a nessuno ma che, purtroppo, in questo duro anno ci siamo trovati ad affrontare. Ci sono stata personalmente, durante i primi giorni di apertura, estate 2021, vi racconto come l’ho vissuta e quali sono i cambiamenti rispetto al parco che tutti conosciamo.
Prima di tutto: per accedere al parco è necessario prenotarvi, anche se siete abbonati come me. Sul sito, o sull’app, troverete l’apposita sezione e vi prenoterete in un lampo.
Una volta prenotati i posti, stampate la mail e scaricate due applicazioni: Gardaland e Qoda, saranno obbligatorie all’interno del parco, così come la mascherina.
Poco prima di entrare al parco, nel sottopassaggio illuminato, uno speciale scanner rivelerà la vostra temperatura corporea e, dopo una coda ai tornelli a base di “barricate” per mantenere la distanza, avrete accesso al parco.
Come è Gardaland con il Covid? Identico a prima con un twist in più: la coda non esiste più grazie all’app Qoda, in questo modo evitiamo il contatto (e di morire collassati sotto il sole).
Le attrazioni sono tutte funzionanti? Il 90% sì, c’è una percentuale di attrazioni che ha i posti limitati (come il teatro) e alcune, come la novità 2020 del bosco incantato, che sono chiuse.
Sulle attrazioni come funziona con i posti a sedere? I posti a sedere sono spesso alternati e, alla fine di ogni giro, gli operatori sanificano l’intera giostra. Questo rende il tutto più lento ma con l’app Qoda sembra molto più veloce.
E la mascherina? La mascherina è obbligatoria su ogni attrazione.
Con il cibo come funziona? Ci si mette in coda tramite l’app come per le attrazioni. Non si può consumare camminando ma è necessario restare seduti al tavolo.
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